INTERVISTA ALL'AUTRICE ADELAIDE CAMILLO
LE INTERVISTE DEL SALOTTO
Bentornati agli appuntamenti extra con le interviste de Il Salotto Letterario. Oggi torna a trovarci Adelaide Camillo, autrice del romanzo "L'Ispettore Antonio Amato - La bestia con il Rolex" per PlaceBook Publishing. Accomodiamoci e lasciamo a lei la parola.
Ciao Adelaide, bentornata nel mio Salotto e grazie per essere in nostra compagnia qui oggi. Per tutti i nostri lettori che ancora non ti conoscono, potresti raccontarci qualcosa di te?
Ciao Caterina e ciao a tutti voi. Io sono Adelaide Camillo, ho quasi cinquant'anni, sono nata a Napoli dove vivo tutt'ora e dove lavoro come assistente familiare. Scrivo da sempre ma ho iniziato a pubblicare nel 2018 grazie alla PAV Edizioni che ringrazio sempre per avermi dato l'opportunità di farmi conoscere e di iniziare un cammino molto stimolante che mi arricchisce ogni giorno. Ho iniziato con un giallo: "L'ispettore D'Amato 26 luglio 1968" e continuato poi avvicinandomi alle storie vere di violenza di genere, sposando un progetto di Aurora Di Giuseppe, pubblicando "Finchè morte non ci separi" che racconta la storia di Guerina Piscaglia scomparsa nel 2004 e continuando con " I volti del silenzio" che ho scritto in collaborazione con il centro Anti violenza "Frida Kahlo la città delle pari opportunità” di Marano Napoli, fatto da ragazze meravigliose che danno l anima per chi ha bisogno. Senza contare le numerose partecipazioni alle varie antologie sempre della PAV Edizioni pubblicando racconti a tema. Ah! Come hobby sono anche speaker di una radio web RADIO ABC: LA RADIO CHE TI PARLA, dove conduco sempre rubriche letterarie dedicate agli autori emergenti. In questo periodo mi sto occupando degli autori della PlaceBook Publishing con cui ho pubblicato quest'ultimo lavoro. Amo tantissimo i gatti, la mia Napoli, nonostante tutto, mio marito, il sole e il mare
“L’ispettore Antonio Amato – La bestia con il Rolex” è una tra le tue più recenti pubblicazioni con PlaceBook Publishing. Potresti presentarla brevemente ai nostri lettori?
Un giallo/noir ambientato A Napoli e tratta il tema della violenza di genere. Narra la storia di tre ragazzi figli di professionisti e a cui non manca nulla e che l’ispettore Antonio Amato conosce dalla nascita. Tutto inizia quando Lidia la protagonista di questo giallo scompare e su cui viene chiamato ad indagare proprio l’ispettore Antonio Amato... non dico di più, anche se mi verrebbe di raccontare ogni dettaglio. Non voglio togliere ai lettori la voglia appunto di leggere.
In tutti i tuoi libri c’è un importante filo rosso conduttore: quello della violenza di genere e nello specifico di “femminicidio”. Potresti spiegarci che importanza riveste nelle tue opere e come hai deciso di sviluppare questa tematica?
Allora nasce tutto dai continui fatti di cronaca che invadono le nostre TV, i nostri social e le nostre giornate. Osservando, leggendo, ascoltando non ho potuto non soffermarmi su questa tematica sempre più oppressiva e assurda. Riflettendo su come tante, troppe donne vengono sopraffatte da chi dovrebbe averle amate, mi colpisce molto e mi ha fatto provare empatia per chi è stata meno fortunata di me. Ho sempre pensato che non è giusto voltarsi dall'altra parte o fare finta che quella foto di una donna uccisa dal suo uomo che buca lo schermo, non sia esistita, Ma ho anche riflettuto sul fatto che quello stesso volto venga dimenticato troppo in fretta... Ecco! Io non voglio dimenticare e spero che raccontare le loro storie sia un modo per rendere indelebile una vita spezzata troppo presto da una mano che invece di accarezzare ha ucciso. Grazie ad Aurora Di Giuseppe che ha scoperto in me questo senso di impotenza di fronte alla malvagità umana e a spingermi ad abbracciare questo filone, proprio per non dimenticare. Come non voglio dimenticare io.
Quanto di te e della tua esperienza personale c’è nelle storie che scrivi?
Per fortuna io non ho esperienza di violenza, ma sono stata vittima di bullismo. Le cose sono diverse ma sempre una grande umiliazione che ti lascia il segno. Per fortuna oggi ho un marito che mi ama e che non mi farebbe mai del male, ma comunque certe cose le ho conosciute. La sopraffazione di chi si sente superiore a te, le umiliazioni, le offese. Insomma forse se non avessi avuto il mio passato di "vittima " di bullismo non potrei raccontare di "vittime di violenza di genere"
Progetti per il futuro?
Scrivere, scrivere, scrivere... e semplicemente migliorare ogni giorno quello che la vita mi ha dato oggi.
Grazie mille a te Caterina, ai lettori e a tutti quelli che mi conoscono e mi seguono con tanto affetto.... che ricambio con tutto il cuore. Adelaide Camillo
Grazie mille ad Adelaide per essere stata in nostra compagnia oggi. Vi ricordo che potete seguirla sui social e che i suoi romanzi sono disponibili sia sui maggiori store online che sul catalogo della casa editrice.
ATTENZIONE
Il Salotto è affiliato ad Amazon: cliccando sul link, il blog percepirà una piccola percentuale sull'acquisto che verrà utilizzata per comprare nuovi libri o nuovi strumenti per miglioramenti al sito e alle pagine social.




Commenti
Posta un commento