INTERVISTA AL POETA JONATHAN RIZZO

LE INTERVISTE DEL SALOTTO
Bentornati agli appuntamenti extra delle interviste del Salotto. Oggi siamo in compagnia del poeta Jonathan Rizzo, autore de "Le scarpe del flâneur" edito da Edizioni Ensemble. Accomodiamoci e lasciamo a lui la parola.



Salve Jonathan, benvenuto nel mio Salotto e grazie per essere qui in nostra compagnia oggi. Ecco la prima domanda che rivolgo ai miei ospiti: potrebbe raccontarci qualcosa di lei?
Poeta, nomade, marinaio dall’isola d’Elba a Parigi.

“Le scarpe del flâneur” è la sua ultima pubblicazione per Edizioni Ensemble. Potrebbe presentarla ai nostri lettori?
Il mio quarto libro, “Le scarpe del flâneur”, è un compendio poetico di scritti parigini da quando passeggio per i boulevards.

Il cosiddetto “flâneur”, il gentiluomo che passeggia senza fretta per le vie della città, vivendo le emozioni suscitate in lui dal paesaggio circostante, è stato reso immortale dal poeta francese Charles Baudelaire. Come mai ha deciso di dedicare la sua ultima opera a questo iconico personaggio?
C’è una dedica iniziale che recita “A Charles Baudelaire e Serge Gainsbourg perché il secondo è riuscito nella truffa che provò il primo e in cui annego io che sono l’ultimo di quelli come noi ancora in piedi”.

Con quale poeta (o poeti) pensa di sentirsi più affine mentre scrive?
Charles Bukowski, Charles Baudelaire, Dino Campana e Walt Whitman.

Quanto di lei possiamo trovare in “Le scarpe del flâneur”?
Ogni goccia di sangue. Ho sempre provato a fermare la vita vera mentre succedeva, come un dipinto impressionista.

Progetti per il futuro? 
Attendere la morte vivendo.

Grazie a voi per l'ospitalità.

Grazie a Jonathan Rizzo per essere stato in nostra compagnia oggi. Vi ricordo che “Le scarpe del flâneur” è disponibile sia sul catalogo della casa editrice sia sui maggiori store online. Si ringrazia inoltre l'ufficio stampa di Simona Mirabello per la gentile collaborazione.

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