LE RECENSIONI DEL SALOTTO: SENZA VELO
LE RECENSIONI DEL SALOTTO
Virginia Saccalupi, Senza velo, Officina Milena
Cover di Diana Daniela Gallese
LA TRAMA
Anni Settanta. Mentre nel convento le ore si susseguono lente e disciplinate, fuori infuriano le manifestazioni di piazza e le battaglie per i diritti delle donne. Le vite di Veronica, bambina già adulta e femminista in erba, di Isabella, suora mancata e innamorata della sua ex insegnante, e di Agnese, monaca che si “sconsacra” preferendo amare una donna alla luce del sole, si intrecciano nel dipanarsi di detto e non detto, paura e coraggio, lotte e silenzi. Intorno a loro, le mura della scuola racchiudono timori e sogni d'infanzia, preghiere mattutine, presunti miracoli e tanti soprusi che, in quegli anni, ancora non venivano chiamati per nome. L'amore, intanto, giovanissimo o carico di anni, si rivela nelle ore del presente o ritorna malinconicamente al passato. Altre volte, invece, si mette il velo e corre a rintanarsi come polvere sotto al tappeto. Ma quando l'amaro conformarsi resta chiuso in bocca, la vita fuori, quella di tutti, innalza mura ancora più alte.
LA RECENSIONE
"Il corpo di Cristo."
"Amen."
La patatina Pai era uscita dal sacchetto e dopo l'amen partirono un fulmineo sgranocchiare e una risatina chioccia, soffocata a malapena.
Luigi - dieci anni - stava giocando a fare il prete. La mano bianca, aggraziata, estraeva la patatina e la deponeva con garbo sulle lingue delle bambine che, in fila, aspettavano a turno di ingoiare l'ostia croccante. Quella sì, si poteva toccare con i denti, ma se una di loro rideva perdeva il diritto a comunicarsi. Luigi, infatti, la rimandava in fondo alla fila con un severo cenno del dito.
Nel giardino piastrellato dell'istituto Santa Caterina, i bimbi facevano ricreazione dopo la seconda ora. Le suore sedevano tutte intorno all'aiuola centrale, dietro le sbarre di ferro con il monogramma "SC". Parlottavano fra sé e, di tanto in tanto, alzavano la voce per rimproverare chi tirava la palla contro il muro o dava una sberla a un compagno.
Le bambine, abituate a giochi più quieti, stavano separate dai maschi. Inanellavano lunghe collane di aghi di pino o cantavano in cerchio:
Ho perso la cavallina
Dindina dindella.
Ho perso la cavallina
Dindina cavaliè.
Solo Luigi era ammesso ai loro girotondi perché lui non giocava alle cose da maschio. Non calciava il pallone, non si scalmanava per rientrare in classe tutto rosso e sudato e in pi aveva sempre in serbo per loro una novità straordinaria come la comunione con le patatine Pai.
Toscana, anni Settanta. Tre protagoniste, tre storie che si intrecciano sotto tre punti di vista differenti.
Agnese, suora divisa fra le imposizioni richieste dal suo ruolo e l'amore proibito per la novizia Michela. Veronica, giovane studentessa della scuola cattolica "Santa Caterina", che ben presto si distacca dagli insegnamenti impartiti per avvicinarsi ai movimenti femministi di quegli anni. Infine Isabella, che desidera prendere i voti per compiacere suor Michela (ex innamorata di Agnese) ma che si vedrà negare l'iniziazione al convento a causa di un matrimonio imposto dalla propria famiglia. Attorno a loro, altri e indimenticabili personaggi, come Pietro, il fratello di Agnese che la accoglie in casa quando Agnese decide di abbandonare la vita monastica; o Luigi, l'amico di scuola di Veronica, che nel corso degli anni si renderà conto della propria omosessualità; o ancora, la Madre Superiora del convento di Agnese, che si finge cieca, muta e sorda nei confronti dei crimini e delle ingiustizie che avvengono in chiesa e a scuola.
Nel corso degli anni Agnese, Veronica e Isabella cambiano, le loro voci si fanno più disilluse, sono costrette a fare i conti con la dura realtà che le circonda e - soprattutto - sono spesso costrette a scendere a pesanti compromessi.
"Senza velo" di Virginia Saccalupi è un'opera corale LGBT che, seppur ambientata nell'Italia degli anni Settanta, stupisce per la sua straordinaria modernità e attualità sia di tematiche che di personaggi.
Agnese, Veronica e Isabella sono donne particolari, diverse dalle maggior parte delle compagne dell'epoca. Anche se non tutte saranno in grado, per svariati motivi, di alzare la voce e far valere i propri diritti e le propria libertà, le tre protagoniste compiono comunque scelte coraggiose, e rischiano di vedersi per sempre escluse da una società già testimone delle prime manifestazioni femministe ma non ancora pronta per accettarle. Attraverso gli occhi di Veronica infatti, Virginia Saccalupi ci porta all'indietro nel tempo, tra i primi moti per la libertà femminile, tra cui la legalizzazione all'aborto, i diritti a favore delle coppie omosessuali o l'accettazione sociale del divorzio, temi ancora attualissimi e dibattutti al giorno d'oggi.
Ma le tematiche affrontate da "Senza velo" sono tante e altrettanto toccanti: ci sono i diritti per i lavoratori costretti in ambienti di lavoro insalubri e privi di qualsiasi protezione; ci sono le ipocrisie della Chiesa, decisa a nascondere polveroni sotto al tappeto con qualsiasi mezzo; c'è anche il tema della crescita, del cambiamento e del passaggio dall'età fanciullesca a quella adulta.
"Senza velo" è un romanzo profondo e toccante, dallo stile elegante e suggestivo. Molte scene non vengono descritte nei dettagli, ma solo appena sfiorate dalla penna dell'autrice per far sì che immagini potenti si formino nell'immaginazione del lettore, proprio come avviene guardando la copertina dell'artista Diana Daniela Gallese, in cui la sedia e il velo dipinti sono simboli di significati più reconditi. I personaggi di Virginia Saccalupi sono veri, reali, così come gli sfondi su cui gli eventi prendono vita. Il calore delle campagne toscane e la frenetica vita di città, così diversa dai ritmi lenti della provincia, ci travolgono e ci trasportano in un viaggio indimenticabile nell'Italia centrale di circa cinquant'anni fa, tra bugie, tradimenti e amori impossibili e opportunisti ma anche tra amicizie così profonde da durare una vita intera.
"Senza velo" è un romanzo appassionante, in grado di far breccia nelle emozioni dei lettori fin dalle prime pagine. I suoi protagonisti si riveleranno a poco a poco, ma vi conquisteranno senza alcuna fatica, come amici di lunga data. Virginia Saccalupi firma un'opera intensa, dedicata a chi ama storie passionali e travagliate in contesti altrettanto importanti e ricchi di quelle tematiche storiche che, nel bene e nel male, hanno contribuito a creare il moderno scenario nostrano.
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