LE RECENSIONI DEL SALOTTO: PER CHI E' LA NOTTE

LE RECENSIONI DEL SALOTTO
Aldo Simeone, Per chi è la notte, Fazi Editore
Recensione a cura di Michele Gonnella


L'AUTORE
Aldo Simeone è nato nel 1982 a Pisa, dove si è laureato in Lettere e ha conseguito il dottorato in Studi italianistici. Lavora nella casa editrice scolastica Loescher di Torino, per la quale si occupa dei testi di storia e musica. Nel 2019 pubblica per Fazi “Per chi è la notte”. 

LA TRAMA
Mentre la seconda guerra mondiale si avvia alla sua fase più cruenta, fra i monti della Garfagnana c'è un paese che ne è rimasto escluso, in mezzo a un bosco che i vecchi dicono abitato da inquietanti creature: gli streghi, spiriti che recano un cero in mano, il loro indice che arde e non si consuma, in un'infinita processione. Chi sono? Perché chi li incontra è costretto a seguirli, a meno che non sappia rispondere alla domanda «per chi è la notte?». Francesco - undici anni, una madre gelida e una nonna dall'amore protettivo - vive isolato perché figlio di un disertore. Ma quel marchio infame non è l'unica vergogna del ragazzo. Ancor più inconfessabile è il richiamo del bosco, in cui entrare è proibito. Sarà Tommaso - occhi verdi, capelli rossi, giunto in fuga dalla città - a convincere Francesco a violare quell'estremo confine, oltre il quale bisogna scegliere da che parte stare. 

LA RECENSIONE
«Mio padre era carbonaio».
Iniziai così. Col verbo al passato.
«Fa il carbone», continuai.
«Un giorno è entrato nel bosco e non ne è più uscito. La gente dice… che era per non combattere.

Il secondo conflitto mondiale è sempre più vicino. Non importa se ci sono boschi sconfinati “che nessuno sa dove finiscono, se finiscono”, i nazisti stanno arrivando persino tra i monti della Garfagnana. Francesco, il protagonista, è cresciuto dovendosi preoccupare solo del bosco e dei suoi malvagi abitanti. Suo padre, carbonaio costretto a lavorare nella foresta anche di notte, gli ha persino insegnato come non venire rapito dagli streghi: tra queste soluzioni c'è la risposta alla fatidica domanda “per chi è la notte?”. Eppure, qualcos'altro sta arrivando, qualcosa che non si può scacciare con semplici precauzioni, qualcuno persino peggio degli streghi, che hanno preso suo padre. Questa è l'avventura di un ragazzino che sta per incontrare la guerra, una forza mostruosa che tenterà di prevalicare il terrore dell'occulta profondità della foresta senza tuttavia riuscirci. Perché suo padre è sparito? Come mai nemmeno la mamma vuol parlarne, cosa nascondono lei e la nonna? Perché i nazisti sono tanto interessati agli streghi? 

La storia si dipana dal punto di vista del protagonista, con le sue riflessioni e le sue incomprensioni verso un mondo che si fa sempre più strano, i nazisti da una parte e gli streghi dall'altro che, in silenzio, sembrano comunque preparare qualcosa nelle vie occulte che solo loro praticano. 

“Per chi è la notte” è un esordio magistrale dell'autore che, pur non essendo garfagnino, amalgama insieme storia e un foklore unico nel suo genere, generando il punto d'incontro tra romanzo storico, horror e di formazione che vedono un protagonista costretto – tra guerra, morte e superstizione – a dover superare l'infanzia nel mistero della realtà che lo circonda. Per chi è la notte? Anche conoscendo la risposta, l'oscurità rimane in un finale gelido, ciliegina sulla torta in un libro di orrori della storia e ombre latenti tra gli alberi di un bosco maledetto.


Michele Gonnella, labrolucchese classe '88, vive una vita dedicata a quattro attività fondamentali: arti marziali, tè, libri, sopravvivere a sé stesso, il tutto sotto gli insegnamenti dei felini con cui condivide l'esistenza. Di fatto, è il bohémien più zen e monastico che si possa trovare. Egli non ci combina nulla col mondo della letteratura, tant'è che è perito informatico, ma forse proprio per questo si diverte a rompere tutti i canoni letterari da che ha impugnato la penna. Già di suo infatti era un bel casinista, tra romanzi e saggi al di fuori dei generi. Quando poi si è ritrovato a essere uno dei fondatori di Ignoranza Eroica apriti cielo...

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