LE RECENSIONI DEL SALOTTO: ARTE E ACCIAIO

LE RECENSIONI DEL SALOTTO
Alessandro Forlani, Arte e Acciaio, Delos Digital Heroic Fantasy Italia
A cura di Alessandro Iascy e Giorgio Smojver 
Copertina e illustrazioni interne di Silvia Perosino


L'AUTORE
Alessandro Forlani insegna sceneggiatura all'Accademia di Belle Arti di Macerata e Scuola Comics Pescara. Premio Urania 2011 con il romanzo "I senza tempo", vincitore e finalista di altri premi di narrativa di genere (Circo Massimo 2011, Kipple 2012, Robot e Stella Doppia 2013) pubblica racconti e romanzi fantasy, dell'orrore e di fantascienza ("Tristano"; "Qui si va a vapore o si muore"; "All'Inferno, Savoia!") e partecipa a diverse antologie ("Orco Nero"; "Cerchio Capovolto"; "Ucronie Impure"; "Deinos"; "Kataris"; "Idropunk"; "L'Ennesimo Libro di Fantascienza"; "50 Sfumature di Sci-fi"). Vincitore del Premio Stella Doppia Urania/Fantascienza.com 2013.

LA TRAMA
«Impara l'Arte e trafiggili da parte a parte»… Bentornati a Thanatolia! Il problema è uscirne vivi.

A una giovane maga di talento e un'audace spadaccina il Continente dei Cimiteri non sembrerebbe offrire opportunità. Criminali e psicopatici stregoni, antiquari disonesti e bruti tutti muscoli ed acciaio spadroneggiano a Handelbab delle Botteghe ogni giorno più corrotta e degradata. Decomposta, è meglio dire… Ma Efrin e Francesca non accettano questo stato di cose: e a costo di affrontare tagliagole e non-morti, orrori millenari e di altre dimensioni, bestie, uomini, intrighi di palazzo, paesaggi spaventosi, dare il peggio di sé stesse… Qualcosa cambierà. O in molti moriranno. Sguainate le vostre spade, leggete libri neri! Bentornati a Thanatolia!

Il problema è uscirne vivi.

LA RECENSIONE
Efrin aprì gli occhi a quell'odore di terra e cenere che in un decennio di lontananza non aveva mai scordato. Restò sveglia stesa in branda nel buio umido della cabina, ad attendere svanisse con i sogni dell'aurora. La abbandonarono delizie e orrori, infiochirono visioni, affondarono i miraggi nella pece della notte: ma quel puzzo di cose sepolte le restò nelle narici. 
Sulla pelle.
Le entrò dentro.
Si alzò seduta. Restò in silenzio. Era tesa, intirizzita. Ascoltò gli scricchiolii e i tonfi sordi sulle pareti, i soffitto, il pavimento; i rollii nel corridoio; l'eco grande delle vele, del cordame, del timone e il barrito dei motori che eruttavano vapori. La voce callida ininterrotta dei macchinari di prora e poppa. Il vocio, le corse, i passi dell'equipaggio; il tintinnare di martinelle e gli improperi degli ufficiali. 
"Realtà a dritta!" urlò il nostromo. "Thanatolia!"
"Sono a casa!" 

Thanatolia. Il Continente dei Cimiteri. 
Per Efrin, casa
Una casa difficile da raggiungere, avvolta da fitte nebbie.
Una casa pericolosa in cui abitare, popolata da assassini prezzolati, negromanti ed esseri mostruosi, né vivi né morti. 
Ma Efrin è una maga, ha studiato a lungo per diventarlo e sa come gestire certe cose. O no?
E Francesca, la giovane spadaccina che sbarca con lei a Thanatolia, non è a conoscenza degli incubi che popolano le strade di Handelbab delle Botteghe. Le servirà di certo una guida, un aiuto. O no?
Ma quando Efrin scopre che la propria famiglia è cambiata e che gli astragali non dureranno per sempre, maga e guerriera devono unire le forze per sopravvivere in un mondo pronto a fagocitarle, in cui morire è davvero il male minore. 

Con "Arte e acciaio", Alessandro Forlani ci riporta a Thanatolia, e precisamente a Handelbab delle Botteghe, in compagnia di due giovani donne, Efrin e Francesca. Efrin si è allontanata da Thanatolia per apprendere le arti magiche, mentre Francesca si è dedicata all'arte della spada, decisa a diventare tombarola. Entrambe impareranno che, per restare vive e riuscire a seguire la strada che si sono prefisse, sarà necessario rivedere alcune delle posizioni su cui si sono arroccate per tanto tempo. 

Eccoci dunque a percorrere insieme a Efrin e Francesca le vie decomposte di Handelbab delle Botteghe, popolate dai peggiori soggetti che la società di Thanatolia possa offrire: ladri, assassini, mercanti senza scrupoli occhieggiano le ragazze da ogni angolo, pronti ad approfittare di loro alla prima occasione buona. La città di Handelbab e - successivamente - le campagne necrotiche di Thanatolia prendono vita sotto ai nostri occhi, ci pungono il naso con il loro fetore, suscitano in noi strani grovigli di emozioni. Lo stile di Alessandro Forlani è inconfondibile: visivo, coinvolgente, "cinematografico", ammalia i lettori e li incanta pagina dopo pagina. Le frasi ricche di suoni grazie alla sapiente scelta di termini "onomatopeici" e i dialoghi rapidi, a "botta e risposta", ci danno l'impressione di trovarci davanti ad un vero e proprio film, in cui ambientazione e personaggi emergono dalle pagine e prendono vita.

"Arte e acciaio" è un'opera ricca di dettagli, con personaggi straordinari capaci di lasciare il segno anche in pochissime righe. Anche il più squallido mercante o tombarolo di passaggio possiede un dettaglio o una caratteristica in grado di contraddistinguerlo e far sì che resti impresso nella nostra memoria. 
Tra magia, scontri all'arma bianca, inganni e orrori inenarrabili, Alessandro Forlani firma un nuovo volume d'eccezione per Heroic Fantasy Italia, stavolta magistralmente illustrato dall'artista Silvia Perosino. 
"Arte e acciaio" è il romanzo ideale per tutti i lettori che conoscono già il continente-necropoli ma non si stancano mai di ritrovare le atmosfere dark e orrorifiche e di scoprire tutti i suoi aspetti più infidi e crudeli. Ma "Arte e acciaio" è il romanzo ideale per tutti coloro che hanno deciso di intraprendere il loro primo viaggio verso Thanatolia in quanto, attraverso gli occhi e la voce di Efrin, Alessandro Forlani introduce i suoi lettori in un universo destinato a rapire le vostre emozioni... e forse anche le vostre anime.


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