INTERVISTA ALL'AUTORE FEDERICO FORIA
INTERVISTA ALL'AUTORE FEDERICO FORIA
Bentornati ai nostri appuntamenti settimanali de "Il Salotto Letterario" e de "Il Salotto Creativo" del gruppo Facebook MyMee-Express Yourself. Oggi diamo il benvenuto a Federico Foria, autore de "Il Merlo e il Corvo - I racconti di Foce di Quinsia" per Elison Publishing, suo romanzo d'esordio. Federico ci parlerà dei suggestivi luoghi in cui è ambientato il suo libro e degli altrettanto singolari personaggi che popolano Valle di Quinsia.
Accomodiamoci e lasciamo a lui la parola...
Ciao Federico, benvenuto nel mio Salotto e grazie per essere in nostra compagnia oggi. La prima domanda che rivolgo a tutti i miei ospiti è questa: raccontaci qualcosa di te.
Grazie per ospitarmi nel tuo Salotto, è un piacere per me condividere con te e i tuoi lettori qualcosa di me e del processo creativo dietro la mia narrativa.
Mi chiamo Federico Foria e oggi vi presento “Il Merlo e il Corvo – I racconti di Foce di Quinsia”. Sono uno scrittore esordiente nel panorama italiano, vengo dal mondo della musica con il progetto di elettronica An Electronic Hero, prima ancora ad altri progetti associativi per la promozione di musicisti emergenti e la rivalorizzazione della cultura locale della mia città (ndr Pomigliano d’Arco, Napoli). Con queste attività ho anche vinto il Premio alla Carriera dell’Arte e della Scienza da parte della poetessa Tina Piccolo, è stato un momento veramente emozionante.
Nella vita di tutti i giorni sono un ingegnere geotecnico che orbita principalmente nelle infrastrutture e lavoro in prima linea su molti dei problemi che stanno ricevendo ultimamente molta attenzione mediatica. Amo le arti in quasi tutte le sue forme, sono appassionato incredibilmente del mio lavoro e sono attivo per la difesa dell’ambiente e del territorio.
Ad agosto 2020 è uscito il tuo romanzo d’esordio, “Il Merlo e il Corvo – I racconti di Foce di Quinsia”, una storia a metà tra il thriller e il paranormale. Da dove nasce e di cosa parla?
La storia de “Il Merlo e il Corvo” doveva essere destinata ad un videogioco di genere visual novel. La potremmo definire come una avventura interattiva in cui il giocatore vive una esperienza immersiva in un ambiente molto dettagliato e può effettuare alcune decisioni che influenzano la trama del gioco. La caratterizzazione dei personaggi principali, la città di Foce di Quinsia e i blocchi principali della trama, sono eredità di quel lavoro, ma il libro ha preso connotazioni uniche e originali pagina dopo pagina. Il progetto videoludico, al contrario, si è arenato, ma questo lavoro era stato sviluppato con tanta cura e valeva la pena portarlo avanti in forma di romanzo.
La trama racconta di Alfredo Panico, 23 anni, che lavora part-time nell’agenzia investigativa di famiglia: la No Panic. Il ragazzo e il padre Giancarlo sono chiamati da un misterioso cliente a ritrovare la sua vecchia amante, Matilde, e la figlia Magda. Il viaggio li porta in un paesino all’interno di una vallata dell’Italia nord occidentale, Foce di Quinsia. Alfredo conosce Magda, ragazza timida, ma piena di carattere e forza interiore. Da qui in poi i ragazzi saranno investiti da una catena incredibile di eventi, la storia che ritorna, i tranelli, gli enigmi disseminati e la suspence incalzante fino alla fine per la lotta dei due ragazzi contro il loro destino e tutta la vallata.
Il resto sta a voi scoprirlo.
I personaggi del tuo romanzo sono davvero numerosi e certamente unici e particolari. Ritrovi una parte di te stesso in ciascuno di essi oppure ce n’è qualcuno in particolare che senti più affine?
Ho cercato di lasciare qualcosa di me in tutti i personaggi e ho un legame con ciascuno di loro. Questo facilita la caratterizzazione e soprattutto a calarsi nella psicologia di ognuno di loro.
Le mie affinità maggiori sono di sicuro con Alfredo, a cui ho lasciato in testimone l’incontrollabile ironia, una ferma determinazione e un fiero romanticismo, ma anche le paure verso un percorso ignoto e che lo mette continuamente alla prova, senza curarsi degli eventi che possano succedere a lui o chi è attorno a lui. Magda ha preso la mia incontrollabile voglia di spaziare nelle arti, una forza buona e impulsiva con cui prende la vita a strappi. Adriano la mia passione per i Ministri e così via.
L’unico personaggio interamente trasportato dalla realtà è Maria Turco. Nella vita fuori da Foce di Quinsia è professoressa universitaria che ha passato al suo alter ego grande acume, profonda cultura, forte indipendenza e la passione per il fumo.
Come hai detto, i personaggi sono tanti, ma non ho dubbi che il vigile Felice (ndr vigile di Foce di Quinsia) sia quello con cui ho stretto una empatia più forte. Lui incarna il bene e il buono nella sua forma più pura ed essenziale, e affronta le sfide che questo comporta a testa alta.
“Il Merlo e il Corvo” è ambientato in un luogo davvero particolare del nord Italia, Foce di Quinsia: potresti dirci qualcosa di più in merito alle suggestive location del tuo romanzo?
Mi è sempre piaciuto l’idea di dare i natali ad una città che dovesse avere caratteri di veridicità. Molte persone si sono ritrovate a cercare Foce di Quinsia su Wikipedia o su Google Maps, e questo rende giustizia alla grande fase di studio necessaria a collocare temporalmente e spazialmente ogni tassello di un borgo e della sua storia. L’idea della Valle di Quinsia è un tributo ai miei sopralluoghi nelle vallate del nord Italia, che mi hanno fatto apprezzare una bellezza diversa da quelle delle mie terre natie (ndr Pomigliano d’Arco, Napoli), anche se troppo amena per me.
Foce di Quinsia rappresenta per certi versi il viaggio della mia vita fino ad oggi. Alfredo Panico deve lasciare Napoli per una missione che lo spinge in un luogo ignoto e di cui si hanno poche notizie. Da quel momento comincia una avventura fantastica e maledetta.
Dove possiamo seguirti?
Il riferimento è la pagina Facebook dove pubblico tutte le news e sono presenti i link all’acquisto. Ma soprattutto, pubblicando una recensione sulla pagina Facebook, è possibile interfacciarsi direttamente con i protagonisti del libro e tutta l’ironia che contraddistingue Foce di Quinsia anche nei suoi momenti più particolari. Se non dovesse bastare, è possibile scrivere direttamente ad Alfredo Panico alla mail agenzia.nopanic@gmail.com
Sesta e ultima domanda: progetti per il futuro, magari legati a futuri sviluppi a Foce di Quinsia?
Adesso punterò a promuovere “Il Merlo e il Corvo” e la collana dei racconti di Foce di Quinsia. Ho già in cantiere diversi progetti letterari, al momento il più avanzato si chiama “Sveglia, Unity” ed è un thriller distopico con elementi sci-fi e noir. Ma non facciamoci ingannare dai generi, sarà molto scorrevole.
Gli sviluppi futuri di Foce di Quinsia saranno certi, perché io per primo mi sono appassionato ai luoghi, ai personaggi, alla trama e a tutti gli sviluppi, passati e futuri, che si sono aperti. Non vedo l’ora di ricominciare a scrivere di Foce di Quinsia.
Ringrazio Federico per essere stato in nostra compagnia oggi. Nell'intervista trovate tutti i suoi link di riferimento per restare sempre aggiornati su Valle di Quinsia e i suoi abitanti. Per ulteriori approfondimenti al romanzo, vi ricordo che potete trovare la presentazione e un breve estratto qui.
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