GUERRIERE: INTERVISTA ALL'AUTRICE DEBORA PARISI
GUERRIERE
INTERVISTA ALL'AUTRICE DEBORA PARISI
"IO SONO LILITH"
"Guerriere": antologia fantasy al femminile edita da Le Mezzelane. Il Salotto ha il piacere di inaugurare oggi una nuova rubrica dedicata alle autrici dell'antologia aprendo le porte a Debora Parisi e alla protagonista del suo racconto "Io sono Lilith".
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By Andrea Bertone |
Ciao Debora e benvenuta nel mio Salotto. Raccontaci qualcosa di te.
Sono una studentessa appassionata di libri e folklore. Studio lingue e gestisco un blog chiamato El Micio racconta e un canale youtube chiamato L’antro del drago. Entrambi i loro nomi si basano su dei miei vecchi personaggi che avevo inventato da bambina: Micio in origine era un drago mutaforma chiamato Silver, successivamente cambiai il personaggio e ora Micio è un orrore cosmico nel corpo di un adorabile gattino sarcastico, mentre il mio canale YouTube (che fino a un anno fa si chiamava Silverdrago1) prese il tema “draconico”. Il blog è principalmente letterario, ma a volte ho trattato di videogiochi o riflessioni personali, mentre il canale youtube tratta un po’ di tutto, anche di libri, folklore e videogiochi. Fin da bambina adoro leggere e scrivere, in particolare i generi fantasy e horror. Ricordo che da piccola facevo disperare i miei perché volevo ascoltare fino a tre fiabe della buonanotte, forse ero un “tantino” troppo vorace. Ora tale fame si è riversava sulla lettura: ho così tanti libri, accumulo come fa un drago col suo tesoro, ma sono sempre lenta a leggerli. Ho pubblicato dei racconti con Fanucci, NPS Edizioni e Historica Edizioni. Collaboro anche con due riviste: Upside Down Magazine e Porto Intergalattico, due belle esperienze. Con il secondo ho aperto anche la rubrica umoristica L’enciclopedia dell’Homus Imbecillus dove satirizzo diversi comportamenti della nostra società, che sia da una parte o l’altra, l’enciclopedia non risparmia nessuno!
Come si intitola il tuo racconto dell’antologia “Guerriere” e di cosa parla?
Il mio racconto si chiama “Io sono Lilith” ed è una metafora fantastica della demonizzazione della Dea Madre. Asherah, compagna di El, dà origine a una ribellione contro il compagno tiranno e violento, ma il sentimento di vendetta corromperà anche lei, rendendola parte di una guerra dove entrambi gli schieramenti hanno le sue colpe. Da quel momento assume il ruolo di Lilith, la madre dei demoni.
Da dove nasce la tua protagonista?
Asherah è la dea palestinese, compagna di Yahweh e in altre versioni di El. La sua figura può essere assimilabile ad Astarte e Anat, sebbene abbia delle differenze. Era una dea madre, particolarmente legata all’acqua e che in origine contrastava il pericolo dell’abisso. Grazie ad alcuni ritrovamenti presenti nel sito di Kuntillet Ajrud, dove effettivamente si associava il nome Asherah a Yahwe come sua consorte, si è ipotizzato che inizialmente la religione ebraica fosse politeista. Ipotesi non del tutto scontata, dato che Asherah era presente in altre popolazioni della terra di Canaan. Inoltre la sua esistenza è stata censurata nei testi sacri, ma in alcune parti, è presente il suo nome dato che era associata a particolari pali sacri posti davanti al suo tempio. Nella storia è vittima, se così possiamo dire in termini umani, di “violenza domestica” e tentato “cannibalismo” da parte del consorte che cerca di assorbire il suo potere. Lei riesce a salvarsi, perdendo gran parte della sua essenza e vivendo nel mondo materiale. Decide poi di far scoppiare una ribellione con l’aiuto di un suo figlio dopo che assiste al lavaggio mentale del suo consorte nei confronti degli angeli. Durante la guerra, la Terra ne risente e addirittura ci sono estinzioni di massa (ho citato indirettamente i dinosauri e le creature del Permiano) e Asherah viene corrotta dal suo stesso desiderio di vendetta, assumendo il nome di Lilith e venendo quindi demonizzata. Non è più la dea madre, ma una figura tentatrice, Signora dei demoni e delle streghe. Personalmente la vedo sia come vittima che come carnefice. Tutto è scoppiato a causa della sua compassione e sofferenza, mi sono ispirata a Satana di Devilman per crearla.
Come mai hai deciso di scegliere certe tematiche e certe ambientazioni?
Penso che la mitologia ebraica abbia diversi spunti da cui ispirarsi, non è meno epica dell’Edda nordico oppure dell’Odissea. Addirittura ha diverse parti interessanti, come la natura degli angeli. Non sono proprio esseri “eterei e asessuati” come ce li ritraggono, altrimenti non sarebbero nati i giganti oppure che le forme di certi angeli sono proprio bizzarre, ad esempio i Troni dovrebbero essere letteralmente “gli ingranaggi del trono di Dio” e i Cherubini paiono non molto diversi nell’aspetto dall’iconografia dei demoni, in quanto hanno quattro teste (aquila, leone, umana e bovina) e zampe di capra. Insomma, certi angeli paiono più creature lovecraftiane piuttosto che bambini paffutelli. È un peccato che le persone non si soffermino sui lati interessanti della religione giudaico-cristiana. Ho sempre provato una certa compassione per la figura di Lilith, demonizzata a causa del suo rifiuto di essere serva. Certo, bisogna contestualizzare l’epoca, dato che per certe culture una donna pari all’uomo era impensabile, inoltre sembra che la vicenda di Lilith fosse nata addirittura come una figura satirica. Nonostante le origini dibattute, Lilith è una personalità che mi ha sempre affascinato: sia vittima sia carnefice, padrona del proprio destino. Asherah invece mi ha sempre incuriosita: la consorte invisibile, cancellata dalla storia. Pare uno dei quei segreti che se venissero a galla sconvolgerebbero le fondamenta della società stessa. Ho deciso di scegliere le divinità in quanto sarebbe stata una sfida: non è facile parlare da un punto di vista non umano e addirittura non “terreno”.
Progetti per il futuro?
Usciranno altri miei racconti con NPS Edizioni, uno su Bestie d’Italia 3, l’altro è top secret. Ho anche inviato dei racconti al RiLL, incrocio le dita sulla possibile vincita. Sto anche lavorando a un romanzo che attinge al folklore italiano, rielaborandolo in salsa fantasy e steampunk, e a una raccolta di racconti sempre legata a tale mondo. Inoltre ho in mente un romanzo fantasy storico ambientato nel nostro ‘400, però al momento è solo una bozza.
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