INTERVISTA ALL'AUTRICE ROBERTA DE TOMI

INTERVISTA ALL'AUTRICE ROBERTA DE TOMI
Bentornati al puntualissimo appuntamento delle interviste del giovedì de Il Salotto Letterario e de Il Salotto Creativo del gruppo Facebook MyMee-Express Yourself. Oggi conosciamo Roberta De Tomi, autrice e curatrice del lit-blog La penna sognante. Siete pronti a conoscerla?


Ciao Roberta, benvenuta nel mio salotto. Raccontaci qualcosa di te. 
Ciao a tutti, mi chiamo Roberta De Tomi, sono nata e cresciuta in provincia di Modena, esattamente in quel lembo di terra che confina con il mantovano. Nebbie, afa e zanzare sono le nostre note distintive, ma io non riduco la Bassa soltanto a questo. Ho avuto la fortuna di crescere a contatto con una natura che ho sempre vissuto in tutta la sua pienezza. Negli anni ho viaggiato, ho abitato in città, sono rientrata a casa; mi sono laureata al DAMS, ho lavorato come giornalista vivendo diverse e variegate esperienze (e non poche disavventure! Quella della corrispondente è una vita “on the road”!) ma anche come operaia, impiegata, promoter, copywriter, segretaria, addetta stampa… mi sono adattata a diverse situazioni. Oggi sto dando forma alla mia identità professionale e diciamolo pure, personale… in punta di penna e puntando anche al cinema e alle serie televisive. Ma resto sempre pronta a cambiare pelle e ad adattarmi. E poi gestisco il blog di scritture creative lapennasognante.blogspot.com. Concludo dicendo che tengo corsi di scrittura creativa: proprio ciò mi ha portato a creare il portale dove c’è anche spazio per interviste, recensioni (fatte a discrezione) e segnalazioni; tutto questo senza perdere di vista il tema principale. Altre mie passioni: i viaggi, i tarocchi, il ballo, i film strani, un po’ di serie tv, i manga, gli anime. 

Come ti sei avvicinata alla scrittura? 
Grazie alla lettura. Fin da bambina sono sempre stata curiosa e affascinata dalla conoscenza e dalle storie. Certo, giocavo anche io, ma essendo nata in campagna, ero spesso da sola e quindi leggevo tantissimo. Amavo le fiabe, i miti greci e altre storie che mi hanno accompagnato nelle ore di solitudine. A dare manforte, lo zio libraio… potete immaginare quali fossero i suoi regali! Accanto, la passione per gli anime… successivamente sono arrivati i manga. La scrittura è arrivata così: tante storie sedimentate hanno alimentato la mia fantasia e da lì ho iniziato il mio percorso; percorso che ho interrotto nell’adolescenza, ma che ho ritrovato all’università grazie a Hesse e a Goethe. Da lì ho mosso i primi passi nell’editoria: dopo aver ottenuto buoni esiti presso concorsi letterari nazionali e, dopo alcune prime prove, dal 2014 ho iniziato a pubblicare “cose” in modo più sistematico. 

Qual è il tuo genere preferito? 
Il fantastico. Tuttavia se un libro mi attrae, prescindo dai generi. Poi ho una grande passione per i testi teatrali. 

Parliamo un po’ delle tue opere. Come sono nate? Di cosa parlano? Quali sono i temi principali?
Vado in ordine cronologico. 

“La luce oltre le crepe” (Bernini Editore, 2012) è una raccolta di poesie che ha visto coinvolti oltre trenta poeti e poetesse da tutta Italia. Realizzato poco dopo il terremoto che nel 2012 ha colpito fortemente l’Emilia Romagna, è nato da un’idea del poeta Luca Gilioli che con me è co-curatore e autore di un suo pregiato componimento. Si tratta di un’antologia solidale importante che ha costituito uno spartiacque in quel particolare momento della mia vita. Mi capita di scrivere poesie, ma lo faccio più per me stessa o per studiare la lingua e sperimentare. 

“Come sedurre le donne” (HOW2 Edizioni, 2014) nasce da una commissione dell’editore, specializzato in letteratura self-help. L’ho scritto con lo spirito di divertirmi, così mi sono rivolta al mondo dei manga e da lì è nato il personaggio che prende il nome dal Moteuchi – o meglio, “Motenai” – di “Video Girl Ai”, capolavoro di Masakazu Katsura. Il mio Motenai è il filo rosso della narrazione; la scelta di prendere come esempio un giovane uomo non particolarmente intraprendente con le donne, è stato il pretesto per creare delle storie. I consigli sono forniti attraverso le situazioni che vengono presentate in forma di narrazione; ma attenzione, non sono le carte assolute della verità, bensì assi che potete giocare in base alle situazioni che di volta in volta vivete. Ricordatevi che: “Le donne non sono poi così diverse dagli uomini!” Leggete per credere. 

Il secondo libro di cui vi parlo è “Chick-girl – Azalee per Veridiana” (Delos Digital): è la storia di Veridiana, ragazza tanto bellissima quanto pasticciona, che si trova a fare un lavoro molto particolare. Implicata in un guaio, fa un incontro con un uomo misterioso. 
“Chick-girl” è un chick lit ironico ed erotico in cui la storia d’amore s’intreccia a momenti hot particolari. 




E ora vi parlo dell’opera più consistente: “Alice nel labirinto” (DAE, 2017). In questo romanzo troviamo l’Alice di Lewis Carroll ormai adulta. “Programmata” per essere una perfetta donna della società vittoriana, la vediamo di nuovo cadere nella ricerca di se stessa… ovviamente nella tana del Bianconiglio! Tra prosa e poesia, tra introspezione e avventura, il romanzo si pone nel solco della reinvenzione creativa, configurandosi come un librogame: il lettore/la lettrice può scegliere se saltare alcuni capitoli o meno. Un modo per giocare insieme. 
“Alice nel labirinto” si pone al centro di un mondo che ha avuto e avrà ulteriori sviluppi: dal booktrailer musicale “I’m a prisoner” dei NovelToy, per la regia di Giulio Manicardi, ad alcune performance, passando per progetti in corso che mirano al teatro e al mondo visual. Il resto... lo vedremo strada facendo!
Piccola nota: “Alice nel labirinto” si è aggiudicato il secondo posto ex-aequo al “Trofeo Cittadella” per il miglior romanzo Fantasy 2019. 


Poi abbiamo “Laura nella stanza” un racconto lungo di genere thriller-erotico che racconta la vicenda di una giovane donna problematica implicata in un triangolo amoroso tanto torbido quando avvincente. Riuscirà la nostra protagonista a uscire dalla stanza che rappresenta la sua prigione fisica e mentale? Il racconto è autoprodotto in tre versioni: digitale, cartaceo normale e cartaceo… senza finale. 
Chi si volesse cimentare nella scrittura del finale… può inviarmi la sua proposta su lapennasognante@gmail.com. 

Infine, cito “ScrimiviAmo”, l’antologia di racconti di cui sono curatrice che raccoglie i contributi degli allievi di un corso di scrittura creativa che ho tenuto di recente nella mia zona. Esperienza bellissima, allievi pieni di idee che, mi auguro, possano creare altre storie. A loro mando un grande abbraccio. 

C’è un titolo di una delle tue opere che è particolarmente significativo per te? 
Indubbiamente “Alice nel labirinto”. Per il lavoro che ha rappresentato, per il mondo che contiene, per quello che mi ha permesso di imparare e di esprimere. 

Da dove prendi ispirazione per scrivere? 
Letture, studio, costanza, osservazione del mondo, delle persone, film, musica, viaggi, arte. A volte può essere una nota musicale; altre, la chiacchierata con un’amica. Ma anche gli esercizi di scrittura creativa aiutano tantissimo. 

Ogni scrittore inserisce inevitabilmente una parte di se stesso nelle sue opere. C’è un personaggio in particolare che senti più vicino di altri? 
Direi Alice: per la curiosità e la ricerca di sé. Ma credo che, in generale, si tratti di una figura archetipica in cui tutti possiamo rispecchiarci, nel suo perdersi per poi ritrovarsi. 

Potresti raccontarci la tua esperienza con la casa editrice (o le case editrici) con la quale hai pubblicato? 
Rapporti positivi, anche con le collaborazioni di ghostwriting. Con l’esperienza ho imparato a muovermi nell’ambiente editoriale, ma c’è sempre da imparare. Con How2/DAE ho avuto la possibilità di fare proposte e di confrontarmi con lo stesso editore, Dario Abate, e il direttore editoriale, Daniele Corradi che ringrazio di cuore. 

Hai partecipato a qualche evento (o eventi) per promuovere il tuo romanzo? 
Ho partecipato a diverse presentazioni a Milano, Bologna, Modena, Nonantola. In alcuni casi si è trattato di reading e performance, in particolare per “Alice nel labirinto”. 

Hai qualche consiglio da dare ad un aspirante scrittore alle prese con la sua prima opera? 
Naturalmente dipende dal genere e dal metodo di lavoro. Il mio consiglio è di basarsi su una scaletta e di lavorare prestando attenzione a pareri esterni. Non abbiate paura a cancellare e a “sperimentare”, siate aperti/e agli stimoli. Quando siete pronti alle proposte agli editori, verificate che la casa editrice pubblichi il genere a cui la vostra opera appartiene. Anche a me è capitato e capita di sbagliare (mea culpa!). Come si dice? Seguite le istruzioni. E in caso di errore o di rifiuto? Non mollate mai. Cercate di capire quali possono essere i punti forti e quali le debolezze del vostro lavoro. E non lasciatevi scoraggiare da troll, porte in faccia e critiche fatte con l’obiettivo di ferirvi. Ascoltate soltanto quelle costruttive; magari sono severe, ma vi faranno crescere. 

Ringrazio Roberta per essere stata in nostra compagnia oggi e qui di seguito potete trovare tutti i suoi link di riferimento per rimanere sempre aggiornati su tutti i suoi progetti:

Blog: lapennasognante.blogspot.com
E-mail: lapennasognante@gmail.com
FB Pagina Autore: Roberta De Tomi - facebook.com/robertaamarganta/
Twitter: la penna sognante

Instagram: 
Profilo autrice: bobonthesky 
Profilo blog: lapennasognante



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