WRITE TOGETHER FOR HUMAN RIGHTS

WRITE TOGETHER FOR HUMAN RIGHTS


IL PROGETTO
"Write together for human rights" è il progetto di scrittura organizzato dai gruppi Facebook "Scrittori e Lettori Fantasy" e "Scripta Manent" in cui diverse squadre formate da autori, editor, illustratori, blogger e videomaker scendono in campo e - proprio come in un vero e proprio "Derby del cuore" - concorrono alla creazione di una raccolta di racconti da destinare a scopo benefico ad una organizzazione a favore dei diritti umani. Il compito delle squadre è stato quello di curare il proprio racconto dall'inizio alla fine, grazie alla cooperazione tra tutti i membri selezionati.

LA SQUADRA: GLI ALIENATI
Il Salotto Letterario partecipa in qualità di blogger alla squadra chiamata "Gli Alienati" formata da:
- Linda Talato (Capitano della squadra) e Vincenzo Romano in qualità di autori
- Valentina Capaldi in qualità di editor
- Gianluca Galati in qualità di illustratore
- Michele Sbriscia in qualità di videomaker

IL RACCONTO: "ALIENAZIONE"
I temi cardine del racconto della squadra, "Alienazione" sono proprio l'alienazione vista sotto ogni suo aspetto nonché il malessere dell'anima e il senso di inadeguatezza che travalicano i limiti dell'umano e arrivano a toccare ciò che umano non è.

Ma ora lasciamo la parola ai due autori che ci raccontano da dove è nata questa storia. 


Linda e Vincenzo, voi siete gli autori di “Alienazione”. Da dove nasce questo racconto e quali sono i temi che avete deciso di sviluppare?

Linda
L'idea iniziale è nata come quasi tutte le idee alla base delle mie storie, ovvero un flash! Qualcosa che vedo all'improvviso nella mia mente, magari a seguito di un avvenimento o di una conversazione particolare. Ricordo che quel giorno tornavo a casa da lavoro un po' stanca, e con un amico chiacchierai via Messenger in merito alle nostre rispettive situazioni lavorative e, come ogni tanto succede, la conversazione virò verso altri argomenti: la realizzazione personale, il ruolo che ognuno di noi ha nella società... Insomma, un po' un dialogo sui massimi sistemi, ecco! 
Poi andai a farmi una doccia e lì mi venne una specie di illuminazione, è difficile spiegare cosa avvenga esattamente in cui momenti, so solo che uscì questa idea di un alieno affetto da ansia e depressione, che vive male nel suo corpo umano, e questo male lo definisce il male di vivere. 
Poco dopo ne parlai con Vincenzo, non ricordo chi dei due propose di scrivere qualcosa a quattro mani, forse entrambi, forse doveva succedere e basta, insomma iniziammo a "plottare", come si dice in gergo tecnico, e da lì nacque Alienazione. 
I temi trattati nel racconto sono quelli della diversità, del non sentirsi accettati e integrati in una società e in una vita che a volte ci sembra andare in direzione opposta rispetto a quello che sentiamo dentro. A margine, si parla anche di isolamento, del sentirsi sfruttati e della mancata possibilità di inseguire i propri sogni e le proprie inclinazioni, perché la società impone regole diverse. 
Mi sono buttata a capofitto sin da subito in quest'avventura anche se ammetto di avere avuto non poche perplessità iniziali, dovute non tanto a Vincenzo, quanto al fatto che io tendo a essere un po' diffidente. Invece ho dovuto ricredermi e il progetto ci ha talmente entusiasmati che probabilmente questo racconto diventerà lo spin off per un romanzo vero e proprio. 

Vincenzo
Per me il racconto nasce dalla volontà di voler sperimentare qualcosa di diverso. Prima di tutto un lavoro a quattro mani: non è la prima volta che mi confronto con questa esperienza, ma non è frequente trovare una penna con cui sia semplice dar vita a qualcosa di organico. A mio parere il racconto costituisce un buon insieme, pur essendo riconoscibili le diverse parti scritte da ciascuno dei due. 
In secondo luogo il tema: quello che abbiamo scelto di sviluppare, scontrandoci con lo spazio limitato imposto dalla tipologia di opera, è quello dell’alienazione, del non sentirsi al proprio posto. 
Attraverso la vicenda narrata offriamo al lettore la possibilità di immedesimarsi in un protagonista veramente fuori posto, in tutti i sensi possibili, che vive questa alienazione in modo totalizzante. 
L’idea originale è di Linda. Per me è stata di grande stimolo la possibilità di uscire dalle familiari mura del fantasy e tuffarmi in un genere diverso.

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