INTERVISTA ALL'AUTRICE ISABEL SOLEDAD

INTERVISTA ALL'AUTRICE ISABEL SOLEDAD

Bentornati all'appuntamento settimanale del giovedì interviste de Il Salotto Letterario e de Il Salotto Creativo del gruppo Facebook MyMee-Express Yourself. Oggi siamo in compagnia di Isabel Soledad, autrice della saga fantasy Ivy Smith. 
Accomodiamoci e lasciamo a lei la parola...



Ciao Isabel, benvenuta nel mio salotto. Raccontaci qualcosa di te.
Ciao Caterina, grazie per avermi portata qui. Mi chiamo Isabel, ho quasi 21 anni, e sono una studentessa universitaria di lingue e letterature straniere. Non appena trovo del tempo libero dagli studi mi fiondo a scrivere. Al momento ho pubblicato due libri fantasy facenti parte di una stessa saga, "Ivy Smith".

Come ti sei avvicinata alla scrittura?
Fin da piccola amavo leggere, mi piace perdermi in storie diverse e così inusuali (infatti prediligo il fantasy). Già alle medie avevo la testa piena fino a scoppiare di pensieri che avevo bisogno di sfogare. Poi una notte, in cui non riuscivo a dormire, persa nelle mie riflessioni più profonde, mi sono detta: "Perché non scrivo anch'io un libro?" La mattina dopo ero ancora convinta, non mi sembrava una di quelle stupidaggini che si possono pensare quando si è assonnati. Allora di lì a poco mi sono messa a scrivere il primo capitolo di "Ivy Smith", e mi piaceva tutto quanto: scrivere, la storia, i personaggi... Ho scritto il mio primo libro a quattordici anni, è stato un sogno diventato realtà quando Edizioni Il Molo ha accettato di pubblicarmi. 

Parliamo un po' della tua saga. Di cosa parla? Quali sono i temi principali?
I libri di "Ivy Smith" raccontano di una cuore di drago (mezza drago) principessa del Buio, Prescelta per sconfiggere l'oscuro Zerko. Per farlo deve trovare degli oggetti che le sono stati rubati, e sarà accompagnata dai suoi migliori amici, ciascuno con una storia particolare e segreti. Mi è piaciuto creare e strutturare il mondo di Earth Magic e l'Impero degli Undici Elementi, con la sua Creazione, la sua mitologia, le sue fiabe e novelle, le sue leggende, i suoi luoghi misteriosi, le gerarchie, e soprattutto la magia nelle sue undici forme diverse! I temi di cui tratta questa storia sono in particolar modo l'amicizia, il coraggio, l'onore e l'amore, ma si scende anche in tematiche più "oscure", riguardanti la paura, il tradimento, la vendetta, la vita e la morte, l'angoscia, la guerra...



C'è un titolo delle tue opere che è particolarmente significativo per te?
Beh, i libri avranno sempre il titolo "Ivy Smith", e il sottotitolo cambierà in base all'oggetto da cercare. Il primo libro si chiama infatti "Ivy Smith e la Corona del Diamante nero", il secondo "Ivy Smith e la Spada Ombra". Direi comunque che già soltanto "Ivy Smith" conta molto per me: è la protagonista, il mio alter ego, e il primo personaggio letterario che io abbia creato. È lei l'inizio di tutto, è naturale che sia importantissima per me.

Da cosa prendi ispirazione?
Le idee mi sono venute (sia per le ambientazioni che per i personaggi) traendo spunto dalla mia vita, dalle persone che mi circondano, ma anche dai libri che leggo, dalle serie TV e i film che guardo, e persino dalla musica! Le mie fonti principali di ispirazione sono J.K. Rowling e Christopher Paolini.

Ogni scrittore inserisce inevitabilmente una parte di sé nelle sue opere. C'è un personaggio in particolare che senti più vicino agli altri?
Come su detto, Ivy è il mio doppio, tengo molto a lei. Tuttavia non posso negare di essermi affezionata agli altri protagonisti, che, compresa Ivy, sono sei in tutto. Ognuno rappresenta una parte di me: c'è Stella che è la più intellettuale e saccente; Nic che è il più leale, burlone, ma serio quando si tratta di adempiere le proprie responsabilità; Silvio è il più timido e dolce; Renèe è la più coraggiosa ma anche distratta; Shawn (il mio preferito) è severo e scontroso ma iperprotettivo verso gli altri; e Ivy è la parte più sognatrice, sicura e cocciuta. Diciamo che (e qui i fan di "Harry Potter" capiranno) ciascuno di loro è un mio Horcrux, un pezzetto della mia anima.

Come è nata questa tua passione per i draghi?
Il drago è la mia creatura magica preferita, è così imponente e maestoso, terrificante ma bellissimo, capace di dominare terra, aria, fuoco e acqua e molto di più. Come possono non essere i sovrani di un impero? La mia passione per loro nasce praticamente con me. Sì, proprio così. Non appena sono stata capace di usare le mie ditina, ho cominciato a giocare alla Playstation, in particolare a Spyro Il Drago. È cominciato tutto da quello, e da allora non mi sono mai distaccata dai draghi.

Come mai hai scelto il Buio come Elemento protagonista?
Il Buio è l'Elemento della notte, del mistero, del sogno, essenziale per uno scrittore, specialmente se si parla di fantasy. Molto collegato alla magia, quando si chiude gli occhi si possono vedere meglio cose che non esistono, e creare.

Hai qualche consiglio da dare a un aspirante scrittore alle prese con la sua prima opera?
Certo. Anche se sembrerà un po' banale, ma è importante che creda in se stesso, che non si lasci abbattere, che superi tutte le paure che incontrerà. E se riceverà qualche commento negativo, beh, sarà utile allo stesso modo, che lo prenda come consiglio, ma che non modifichi troppo il suo stile e la sua strada. Lavora sodo, non aspettare che tutto arrivi a te come vuoi. E mai e poi mai arrendersi. Nulla è impossibile, tranne l'impossibilità.

Ringrazio Isabel per essere stata in nostra compagnia oggi e qui di seguito potete trovare tutti i suoi link e riferimenti per restare sempre aggiornati e non perdere nemmeno una news.


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