LE RECENSIONI DEL SALOTTO: REGINA ROSSA

LE RECENSIONI DEL SALOTTO
Victoria Aveyard, Regina rossa, Oscar Mondadori Fantastica




L'AUTRICE
Victoria Aveyard è nata e cresciuta a East Longmeadow, nel Massachusetts. Si è trasferita a Los Angeles dove si è diplomata in sceneggiatura. Ora fa la scrittrice e la sceneggiatrice, entrambi i mestieri sono una scusa perfetta per vedere troppi film e leggere troppi libri. Nel 2015 ha pubblicato con Mondadori Regina rossa, il primo volume della serie omonima, seguito nel 2016 da Spada di vetro.

LA TRAMA
Nel mondo di Mare Barrow la distinzione è data dal colore del sangue: rosso o argento. Mare e la sua famiglia sono Rossi, povera gente costretta ai lavori più umili al servizio degli Argentei, valorosi guerrieri dai poteri soprannaturali che li rendono simili a divinità. Mare però detiene un potere straordinario che nessun Argenteo ha mai posseduto. È una minaccia per l'intero sistema sociale. Così ha inizio una danza mortale che mette un nobile contro l'altro, e Mare contro il suo cuore.

LA RECENSIONE
Odio il Primo Venerdì. Il villaggio diventa insopportabilmente affollato e in questo momento, nell'afa dell'estate inoltrata, è l'ultima cosa che uno vorrebbe. Dal posticino all'ombra in cui mi trovo non va malaccio, ma il tanfo di sudore della gente accaldata, intenta a lavorare, farebbe rapprendere anche il latte. L'aria del mattino riverbera il calore e l'umidità che salgono dalla strada e le pozzanghere lasciate dal temporale di ieri si sono addirittura riscaldate e addensate, formando delle chiazze variopinte di olio e grasso.
Il mercato si svuota a mano a mano che i commercianti chiudono le proprie bancarelle. La loro giornata di lavoro è conclusa e sono distratti, disattenti. Così, mi riesce molto più facile arraffare quello che mi va, tra le merci esposte. Una volta finito, le mie tasche straripano di bigiotteria e ho persino una mela da sgranocchiare lungo il cammino. Niente male, per aver lavorato solo qualche minuto. Mi lascio trasportare dalla fiumana di persone intorno a me. Le mie mani guizzano a destra e a sinistra, con movimento rapidi e leggeri. Estraggo qualche banconota dalla tasca di un signore, sfilo un braccialetto dal polso di una signora... niente di troppo grosso o vistoso. Gli abitanti del villaggio si trascinano nella folla, troppo assorti per accorgersi di una ladruncola in mezzo a loro. 

Mare Barrow: Rossa, ladruncola, quasi diciottenne e senza un lavoro. Al sopraggiungere del suo compleanno verrà mandata al fronte, esattamente come il suo amico Kilorn e i suoi fratelli prima di lei. Ma Mare non vuole rassegnarsi: dev'esserci un modo per sfuggire alle leggi dispotiche dei nobili Argentei. Gli attacchi terroristici ad opera della Guardia Scarlatta, un gruppo di Rossi rivoltosi, sembrano proprio fare al caso suo. La Guardia potrebbe salvarla, portarla oltre il confine e farla sparire per sempre, ma il denaro che viene richiesto a Mare va oltre ogni suo possibilità. Anche sfruttando le sue abilità di taccheggiatrice non raggiungerà mai la cifra richiesta. Non sembrano dunque esserci vie d'uscita, ma Mare non sa che il destino ha in serbo numerose sorprese per lei: in primis, un incontro fortuito con un giovane misterioso che la fa assumere al palazzo reale di re Tiberias salvandola così da morte certa e soprattutto la scoperta - disastrosa - di possedere poteri totalmente fuori dal comune e sconosciuti persino agli Argentei. Per Mare comincia così una nuova vita fatta di menzogne, sotterfugi e tradimenti...

Regina rossa è il primo romanzo della saga di Victoria Aveyard, un romanzo che sotto molti aspetti ricorda altri volumi del filone distopico/young adult, come ad esempio Hunger Games. La storia narrata dall'autrice è piacevole e scorrevole, anche se - arrivati all'ultima pagina - diverse cose rimangono ancora in sospeso e le risposte mancanti verranno probabilmente fornite nei volumi successivi della serie. 
Il mondo di Victoria Aveyard è interessante ma a mio avviso un po' caotico e a tratti nebuloso: la società di Regina rossa è divisa tra i Rossi, persone "normali" e tenute in schiavitù, e gli Argentei, i nobili figli di una nuova evoluzione non meglio specificata nelle cui vene scorre per l'appunto sangue color argento. Ogni Argenteo possiede poteri particolari che ricordano quelli degli X-Men: manipolazione degli elementi naturali o delle menti e dei pensieri altrui, magnetismo, superforza, poteri curativi e così via. Non vengono però menzionati né l'origine di questa divisione né le motivazioni che hanno condotto allo sfruttamento dei Rossi a favore degli Argentei. 
Il loro mondo è inoltre uno strano connubio di elementi ipertecnologici che convivono accanto ad elementi molto più comuni e ordinari. Sullo sfondo, una guerra sempiterna in cui migliaia di Rossi vengono massacrati giorno dopo giorno e in merito alla quale l'autrice sembra voler lasciare spazio all'immaginazione dei lettori.  
Anche i protagonisti sono molto legati al proprio ruolo e seguono un copione ben definito, ma questo non ci sorprende in quanto ci troviamo in un romanzo young adult e i personaggi sono tracciati sulla base di canovacci più o meno predefiniti. 
Mare, ad esempio, è una ragazzina di quasi diciotto anni e come tale si comporta: è volubile, insofferente, riottosa e dalla lingua lunga. A tratti la vediamo ingenua e totalmente inesperta della vita di corte sebbene le sue origini e le privazioni subite l'abbiano temprata e resa forte e indipendente. 
L'algido principe ereditario Cal, suo fratello minore Maven, e l'amico d'infanzia Kilorn creano insieme a Mare uno strano quadrangolo amoroso tipico dei romanzi del genere e che molto probabilmente servirà come base alle storie dei romanzi successivi. 
La figura di Mare sembra voler rappresentare anche qualcosa di nuovo, un'unione fra due popoli in apparenza molto diversi fra loro, un'evoluzione ulteriore dei nobili Argentei, anche se alcuni aspetti del suo potere e delle origini di esso rimangono ancora nell'ombra (visto che ci troviamo ancora al primo romanzo della saga). 
Anche i genitori di Cal e Maven, il re Tiberias e la regina Elara, risultano non troppo caratterizzati e funzionali al ruolo di "aguzzini" che prendono in ostaggio la giovane Mare per rinchiuderla in una prigione dorata. 

Nonostante alcune imperfezioni e alcuni punti interrogativi a livello di trama e ambientazione, non si può di certo definire Regina rossa un romanzo lento, noioso o poco appassionante. Victoria Aveyard mantiene sempre serrato il ritmo degli eventi, il suo stile è fluido e i dialoghi spesso a botta e risposta rendono questo romanzo una lettura piacevole e non impegnativa, romantica al punto giusto e ricca di action. Un romanzo ideale, insomma, per tutti coloro che amano tuffarsi nelle atmosfere dei romanzi distopici e young adult.

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