INTERVISTA A SI-HING DIEGO RUBONI

INTERVISTA A SI-HING DIEGO RUBONI
Insegnante di Wing Tzun e Latosa-Escrima

Inauguriamo oggi la nuova rubrica dedicata alle interviste.
In questo articolo ho intervistato per voi Diego Ruboni, insegnante di Wing Tzun e di Latosa-Escrima, per cercare di avvicinarci in maniera più concreta all'argomento trattato nei due precedenti articoli (La leggenda di Wing Tsun - prima parte e La leggenda di Wing Tsun - seconda parte).


Cristian Ruboni Photography 
Ciao Diego e benvenuto nel mio salotto. Innanzitutto dicci qualcosa di te.
Salve a tutti e grazie per avermi dato l'opportunità di partecipare a questa intervista. Di me posso dirvi che sono nato il 20 febbraio 1986 a Magenta, in provincia di Milano, ma vivo in Romagna da quando avevo sette anni perchè la mia famiglia si è trasferita qui per motivi di lavoro. Mi reputo una persona molto comune, di lavoro faccio il falegname, ma nel tempo libero mi piace dedicarmi alla mia moto e anche visitare luoghi in giro per l'Italia. Di recente sono stato in Toscana nelle città di San Gimignano, Monteriggioni e Arezzo, mi piacciono particolarmente le città rinascimentali, le reputo suggestive e capaci di trasportarti con la mente in un passato affascinante.

Come è nata la tua passione per il Wing Tzun?
Avevo da poco iniziato a lavorare ed ero alla ricerca di una palestra di arti marziali, così alcuni amici di famiglia mi consigliarono "Il Centro" di Master Mirco Ferri, che non era molto distante da casa mia e che, come potete vedere anche dal sito web o dalle pagine Facebook e Instagram, è affiliato alla EBMAS, la Emin Boztepe Martial Arts System, cioè l'associazione fondata dal Dai-Sifu Emin Boztepe.
Mi sono subito appassionato al Wing Tzun per le sue particolari caratteristiche e grazie alla palestra ho anche avuto l'opportunità di conoscere tante persone e importanti maestri provenienti da tutta Italia e dal mondo. Le arti marziali sono ormai parte della mia vita: le pratico da più di sedici anni, ho raggiunto il secondo grado tecnico di Wing Tzun e sono un si-hing, che in cinese significa "fratello maggiore". 

Qual è l'aspetto che trovi più affascinante del Wing Tzun?
La prima cosa che mi viene in mente è la sua continua evoluzione. Il Wing Tzun è una sorta di sistema infinito, un'arte marziale che ti spinge continuamente a studiare per migliorare le tecniche e te stesso senza mai stancarti. 
Un altro aspetto che apprezzo molto del Wing Tzun è la sua adattabilità ad ogni tipo di corporatura ed età grazie al sistema scientifico su cui è stato costruito.

Come descriveresti il Wing Tzun a una persona che non lo ha mai praticato?
Beh, innanzitutto il Wing Tzun non è un'arte marziale accomunabile ad esempio agli sport da ring o alle canoniche arti marziali che siamo abituati a vedere in  tv o sul grande schermo... insomma, ha poca spettacolarità ma molta efficacia perchè si tratta di un vero e proprio sistema di combattimento appositamente studiato per la difesa personale e per lo street fighting. All'inizio, i movimenti non sembrano affatto naturali, ma andando avanti con lo studio si riesce "ad entrare nell'ottica", trovando una struttura ben congegnata e calibrata creata nel rispetto delle leggi della geometria e della meccanica e che si adatta perfettamente al nostro corpo. Con l'esperienza si comprende che il Wing Tzun è un sistema di arti marziali che ci porta a trovare un feeling completo con noi stessi tramite anche la pratica di allenamenti specifici basati sulla sensibilità tattile (un esempio tra tutti è il chi-sao), mentre in molti altri stili di arti marziali il focus è sull'attaccante, sul peso corporeo o sulla forma fisica e quindi non adatti a tutti. Questo non vuol dire che nel Wing Tzun bisogna trascurare il proprio corpo, un fisico ben allenato e tonico naturalmente ci consente di essere più forti, agili e scattanti. 



  
Oltre al Wing Tzun tu sei anche istruttore del sistema Latosa-Escrima, è corretto? Potresti darci qualche informazione in più anche su questo tipo di arte marziale?
L'Escrima è un'arte marziale tipica della zona delle Filippine che deriva dalla scherma (o esgrima in spagnolo). In questo sistema solitamente si inizia l'apprendimento partendo dalle armi per poi transitare alle mani nude. Generalmente si comincia con l'utilizzo di un bastone per poi proseguire con diverse armi, sia lunghe che corte (ad esempio palm stick, doppi bastoni, staff*, spada y daga, armi di media lunghezza e così via). Grazie alla sua struttura, questo sistema ci permette inoltre di imparare ad utilizzare anche oggetti di uso quotidiano, come le chiavi dell'auto, un ombrello, una bottiglietta o un cellulare. Il combattimento a mani nude, denominato Panantukan e conosciuto anche come boxe filippina, ci permette di parare, assorbire, anticipare, schivare e colpire; quando lo combiniamo con il Sikaran (sistema di calci e di ginocchiate con cui possiamo sia difenderci che attaccare) ritroviamo un sistema efficace e completo ottimo per la difesa personale. 
I concetti base del sistema Latosa-Escrima sono focus, velocità, potenza, tempismo, equilibrio e transizione. Con quest'ultimo termine si intende la capacità di saper passare da un'arma all'altra, incluse le mani nude, senza cambiare i concetti di base né modificare il modo di difenderci appreso con le armi. Alcuni nomi importanti di questo sistema sono Angel Cabales, Leo Miguel Giron, Max Sarmiento, Juan Latosa e suo figlio Rene Latosa.

*bastone lungo


  
Consiglieresti a qualcuno di cominciare a studiare queste arti marziali? Se sì, perchè?
Assolutamente sì.
Il Wing Tzun è un'arte marziale che ti aiuta ad avere più sicurezza in te stesso, a conoscere persone nuove e a creare legami di amicizia. Questo tipo di arte marziale mantiene sempre la mente allenata perchè è in grado di porci obiettivi nella vita che diventano di volta in volta sempre più ambiziosi e dunque non ci stanchiamo mai di imparare; tutto questo è ottimo per la nostra salute fisica e mentale. 
Anche per quanto riguarda il sistema Latosa-Escrima valgono gli stessi valori del Wing Tzun e penso che coniugando questi due sistemi sia possibile raggiungere una flessibilità mentale più ampia. Come già precedentemente spiegato, il sistema Latosa-Escrima prevede l'utilizzo di armi di tanti tipi e di tecniche a mani nude. L'Escrima è un sistema completo che offre possibilità infinite grazie alla sua grande libertà di applicazioni e di scenari.  

Come pensi che queste arti marziali abbiano arricchito la tua vita quotidiana?
Come vi dicevo, le arti marziali fanno ormai parte della mia vita. Hanno modificato le mie modalità di pensiero pratico e strategico, aiutandomi ad affrontare i problemi della vita quotidiana applicando a livello concreto le teorie del Wing Tzun e dell'Escrima. Si può dire che i sistemi, ovviamente studiati a dovere, possano insegnare a reagire contro tutti quei problemi che la vita ci pone davanti e, successivamente, anche a superarli. 

Che cosa è cambiato più profondamente in te dopo tutti questi anni di studio e di pratica?
Inzialmente, da ragazzo, avevo più idoli da venerare... Bruce Lee, Jackie Chan o Jet Li, le solite star dei film di kung fu. Li apprezzo ancora, ovviamente, ma con occhi diversi. Con il procedere dei miei studi ho compreso che il Wing Tzun e l'Escrima si focalizzano soprattutto sull'apprendimento e sulla ricerca di noi stessi e del nostro corpo e grazie a ciò ho capito che non dovevo ricercare i miei idoli in figure esterne ma dovevo diventare io stesso il mio idolo. Questo non significa che non rispetto e non ammiro i miei superiori per la loro grande professionalità, a partire dal Grand Master Ip Man, Dai-Sifu Emin Boztepe e - ultimo ma non ultimo - il mio insegnante Massimiliano Antonelli, un grande esempio per me.

Grazie mille Diego, è stato un piacere averti con noi oggi. 
Per chi fosse interessato ad approfondire l'argomento con altre foto e video, Diego è su Facebook, Instagram e YouTube.

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