INTERVISTA ALL'AUTRICE E FOTOGRAFA GIULIA SAVARELLI
INTERVISTA ALL'AUTRICE E FOTOGRAFA GIULIA SAVARELLI
Ciao Giulia, benvenuta nel mio salotto. Raccontaci qualcosa di te. Grazie a te per questa intervista. Mi chiamo Giulia Savarelli, sono nata a Castiglion Fiorentino il 30 maggio 1990 e mi sono laureata in Lingue presso l’Università di Roma Tre. Nella stessa città di Roma ho studiato fotografia presso la scuola Csf Adams. Adesso vivo a Rende, in provincia di Cosenza, dove insegno lingua e letteratura spagnola e inglese. In poche parole mi definirei una meticolosa collezionista di sensazioni forti, attratta da tutto ciò che di bizzarro c’è, forse è proprio per questo motivo che amo la scrittura e la fotografia!
Come è nata la tua passione per la fotografia?
Ero solita scattare fotografie fin da bambina, quando ancora non esistevano le fotocamere digitali, in un certo modo è stato divertente aspettare ore e ore nel negozio del fotografo per poter vedere come sarebbero usciti gli scatti. Se però parliamo di una fotografia più matura e consapevole allora proporrei come data il primo gennaio 2010, ovvero la prima volta in cui ho preso in mano una Reflex, è stata un’emozione bellissima, anche se la fotocamera purtroppo non era mia.
Quali sono i tuoi soggetti preferiti e perché?
Sicuramente le persone e la natura, o meglio, le persone immerse nella natura. Credo che i dettagli di una pianta o di un fiore si sposino perfettamente con quelli di un corpo umano, e, legandoli assieme, si crea la mia idea di bellezza estrema.
Mi diverto anche con gli autoritratti, è buffo provare di tanto in tanto a darsi nuove forme.
C’è qualche scatto a cui sei particolarmente legato o che pensi ti rappresenti maggiormente?
Si, credo: una fotografia che ritrae una lanterna dei desideri in fiamme, mentre vola nel cielo, sotto di essa il mare e una spiaggia deserta. Sono particolarmente legata a questo scatto perché porta con sé il ricordo di una serata bellissima ed è nata un po’ per caso, per sbaglio se vogliamo, segno che da un evento inaspettato può nascere qualcosa di sorprendente.
Secondo te, quali sono le caratteristiche della “foto ideale”?
Non credo che le caratteristiche di una fotografia ideale possano seguire uno standard, dipende tutto da cosa vive nella testa del fotografo. Insomma, lo scatto ideale è la resa ben riuscita di ciò che ci passa per il cervello.
Con che tipo di macchina fotografica ti trovi più a tuo agio quando lavori?
Difficile dirlo, ogni macchina fotografica che ho ha i suoi vantaggi ed è quasi impossibile paragonarle l’una con l’altra dato che passo dalla polaroid, alla compatta, alla mirrorless, alle Reflex. Sento però di dover citare Primo gennaio duemila dieci, può suonare buffo ma è il nome della mia prima Reflex.
Oltre a fotografare, un’altra tua grande passione è la scrittura, giusto? Che tipo di opere hai pubblicato?
Dna- Cicatrici in un fiore di Mirto è il primo romanzo che è stato pubblicato nel 2014, un fantasy onirico che muove le sue vicende proprio dentro il mondo dei sogni, nel 2015 è invece stato pubblicato Grigio su Bianco, una favola per adulti illustrata con mie fotografie e miei dipinti. Love Hurts è invece una raccolta di racconti intrecciati fra loro, illustrata attraverso gli scatti fotografici di Eva Carollo, pubblicata nel 2017. Nello stesso anno è stato pubblicato anche il racconto breve Come Volersi nel Settimanale Oggi. Nel 2018 sono stati pubblicati il romanzo Unspoken-Dei nostri pensieri mai detti, e la raccolta poetica e fotografica 1110-Squarci di pensiero tradotti in immagini.
Sei riuscita ad unire le tue due passioni, ad esempio inserendo alcune tue foto in una tua opera, oppure fotografia e scrittura viaggiano su binari diversi?
Si, nella favola per adulti Grigio su Bianco, illustrata attraverso i miei scatti fotografici e i miei dipinti, e nella raccolta poetica e fotografica 1110-Squarci di pensiero tradotti in immagini. Soprattutto all’interno di quest’opera sono presenti 45 poesie e 45 scatti fotografici, segno di un legame profondo fra le due mie più grandi passioni.
Attualmente sto lavorando ad altri due progetti che coinvolgono entrambe le arti citate.
Da dove prendi ispirazione quando fotografi e quando scrivi?
Dal mondo che mi circonda, dalle cose che mi vengono raccontate, da ciò che leggo o ciò che vedo, spesso anche dalle persone che mi circondano. Se noto qualcuno di particolarmente interessante chiedo la possibilità di un ritratto fotografico, oppure ‘rubo’ un pezzetto di lui/lei e lo inserisco all’interno dei miei scritti. Tutto di nascosto, si intende!
Ogni artista – fotografo o scrittore che sia – inserisce inevitabilmente una parte di se stesso nelle sue opere. C’è un personaggio o un soggetto in particolare che senti più vicino di altri?
Non ho mai scritto un’opera autobiografica (escludendo le poesie, la maggior parte di queste parla proprio della mia vita), però è ovvio che ogni personaggio nasce e cresce dalla mia testa e dal mio cuore, è come se portasse addosso il mio DNA. I personaggi ai quali mi sento maggiormente legata sono Olimpia e Virginio, due fratellastri con una storia improbabile alle spalle, e Placebo, una bambola di porcellana che vende illusioni.
Per quanto riguarda la fotografia, proietto nei ritratti ciò che io vedo nelle altre persone, la loro bellezza vista dai miei occhi e catturo dettagli che fanno scattare qualcosa nel mio cervello, una sorta di attrazione. Con gli autoritratti è più difficile, sono costretta a vedere la bellezza in me stessa, e tante volte è complicato.
Hai partecipato a qualche evento (o eventi) per promuovere le tue opere?
Certo, per adesso ho organizzato alcune mostre fotografiche a Rende, Cosenza e Roma, in inverno spero di organizzarne una nel mio paese natale: Castiglion Fiorentino.
Per quanto riguarda la scrittura sono sempre attiva con le presentazioni delle mie opere e in entrambi i casi sono solita partecipare a concorsi.
Hai qualche consiglio da dare ad un aspirante fotografo o scrittore alle prese con la sua prima opera?
Non sono certa di avere abbastanza autorità per farlo quindi mi limiterò a questo: Ascoltate e ascoltatevi, fate buon uso del valore dell’umiltà e impegnatevi più che potete, il resto verrà da sé.
Dove possiamo trovare le tue opere?
Le mie fotografie sono visibili su I nstagram in due diversi account: fotoforesi (ritratti e fotografie varie), dandelion_tales (autoritratti), e naturalmente su Facebook: Giulia Savarelli.
Ringraziamo Giulia per essere stata con noi oggi. Che dire? Proprio qui sopra ci sono tutti i suoi contatti... cosa aspettate a seguirla?




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