INTERVISTA AL FOTOGRAFO LORENZO PONTELLINI

INTERVISTA AL FOTOGRAFO LORENZO PONTELLINI

Bentornati al puntualissimo appuntamento delle interviste del giovedì de Il Salotto Letterario e de Il Salotto Creativo, la mia rubrica settimanale del gruppo Facebook di MyMee - Express Yourself. Oggi siamo in compagnia di Lorenzo Pontellini, giovane fotografo romagnolo, che ci svelerà dei dettagli davvero interessanti in merito alla sua passione. 

Una piccola nota prima di cominciare: alcune foto di Lorenzo sono state scelte dal Comune di San Giovanni in Marignano (RN) per la pubblicazione del libro "La Notte delle Streghe", la festa che per tradizione segna l'inizio dell'estate in Romagna e che quest'anno ha festeggiato il trentennale.  
Ma ora accomodiamoci e lasciamo a lui la parola!





Ciao Lorenzo, benvenuto nel mio salotto. Raccontaci qualcosa di te. Come è nata la tua passione per la fotografia? 

Allora... la mia passione per la fotografia nasce da piccolo, da quando durante l’estate per una settimana andavamo in montagna insieme ad altre famiglie per trascorrere un po’ di tempo insieme lontani dalla frenesia delle solite cose da fare. Da che mi ricordo, durante le passeggiate che facevamo, mio padre aveva sempre al collo una macchina fotografica, all'epoca analogica ovvero con il rullino, e io non perdevo occasione per chiedere più e più volte la possibilità di scattare una foto ad un paesaggio, un animale o un qualsiasi posto. L’importante per me era poter avere in mano quel bellissimo strumento. E poi, la parte più bella era riguardare tutte le foto a casa insieme ai nonni per mostrare i paesaggi visti e io non perdevo l'occasione di fare notare quali fossero e quanto fossero belle le foto avevo fatto io. Naturalmente la macchina me la impostava mio padre e io mi limitavo semplicemente a premere un tasto, ma a me sembrava già tanto. Da quelle esperienze alle prime macchine digitali è stato un attimo, nel senso che mio padre ha continuato con la sua passione comprando dei buoni strumenti e io cavalcavo l’onda e facevo il lavoro “sporco”, ovvero leggevo il manuale di istruzioni e imparavo tutte le funzionalità. Poi, quando potevo, prendevo lo strumento e lo usavo, lasciandolo inevitabilmente con le mie impostazioni, così quando mio padre lo avesse preso nuovamente si sarebbe perso, perché non avrebbe capito come cambiare i parametri da me impostati. 
Vedendo che comunque la mia passione cresceva (ma anche per disperazione!) mio padre mi fece un regalo e mi comprò la mia prima macchina fotografica. Da quel momento in poi, in ogni viaggio, me la sono portata dietro e scattavo scattavo come un matto. Ho poi avuto la fortuna di fare anche un corso di fotografia molto interessante tenuto da dei ragazzi quasi coetanei nella mia città che mi ha permesso di imparare nuove cose ma anche di confrontarmi con altri, permettendomi di individuare degli errori che magari mi sarei ostinato a portare avanti se nessuno me li avesse fatti notare. 
Dopo aver partecipato al corso ho avuto la fortuna di iniziare a collaborare con un fotografo della zona partecipando come aiutante durante i matrimoni. Questo compito all’inizio mi ha spaventato, perché non ero in grado di muovermi durante una funzione e non sapevo ancora identificare i momenti salienti della stessa. Ricordo che durante il primo anno, solo tra luglio e agosto, sono uscito per dieci matrimoni e questo mi ha costretto ad adattarmi in poco tempo  alle situazioni e a capire le modalità di azione che fino a prima mi erano sconosciute. 
Ad oggi, sono sei anni che collaboro con la stessa persona e questo mi ha permesso di crescere anche come persona, in quanto sono diventato sempre più sicuro delle mie azioni; inoltre, durante l’ultimo anno, in un paio di occasioni mi sono ritrovato a fronteggiare delle situazioni completamente solo in quanto per alcune occasioni abbiamo constatato che era meglio procedere così per guadagnare tempo durante tutta la durata del matrimonio. Questo per me è stato un bel traguardo raggiunto. 

Da quanto tempo sei un fotografo a livello professionale? 
Non mi reputo assolutamente un fotografo professionale, io nella vita sono ingegnere informatico, il mio è un lavoro di ufficio, la passione della fotografia l’ho ereditata da mio padre in tenera età e, come detto prima, ho avuto la fortuna di poter coltivare la mia passione fino ad ora. Attualmente sono un collaboratore occasionale di questo fotografo. Spero che questa situazione possa continuare e magari evolversi in qualcosa di più stabile... e poi chissà quali altre opportunità potrebbero capitarmi. Per ora questo va bene, anche perché così facendo ho la possibilità di provare nuove tecniche, guardare i lavori degli altri e studiare delle tecniche di fotografia che mi incuriosiscono.

Quali sono i tuoi soggetti preferiti e perché? 
Per quello che sono abituato a fare (ovvero matrimoni), per come sono partito e si è evoluto il mio stile, le cose che mi piace fotografare sono le persone e i momenti belli un appuntamento. Mi piacciono anche i cosiddetti cosplayer, cioè persone che si vestono cercando di assomigliare il più possibile ad un personaggio di un gioco, di un fumetto o manga. Mi piacerebbe modificare il mio stile e iniziare a fotografare anche scene di vita quotidiana o, come si dice in fotografia, street photography, fotografia di strada, per catturare delle emozioni di momenti di vita “normali”. Mi piacerebbe inoltre migliorare nelle tecniche di fotografia da studio, ma per questo oltre a scattare occorre seguire corsi, leggere e documentarsi e soprattutto avere a disposizione uno studio in cui lavorare. Per quello che ho fatto finora i miei soggetti sono per lo più statici, quindi diciamo che una volta impostata la scena occorre “solo” scattare... non che questo non possa comportare errori, ma mi piacerebbe - come detto prima - imparare a cogliere l’attimo, riuscire a congelare in una foto un'emozione che possa poi essere quella che viene suscitata in chi guarda.

C’è qualche scatto a cui sei particolarmente legato o che pensi ti rappresenti maggiormente? 

Non ho uno scatto a cui sono particolarmente legato, ma ho tante idee in testa che mi piacerebbe realizzare e che ancora sono in fase di elaborazione.  Le prime foto fatte con mio padre in montagna, quelle al panorama e quelle fatte ai miei genitori avranno però sempre un'importanza speciale per me. 


Secondo te, quali sono le caratteristiche della “foto ideale”? 
Penso che una fotografia sia una cosa molto personale, quindi a patto di non commettere errori evidenti penso che le foto ideali possano essere differenti per ognuno di noi a seconda del nostro personalissimo punto di vista. Ciò che per qualcuno rappresenta la bellezza del momento ad un altro non suscita la stessa sensazione. Certo, esistono delle fotografie che sono belle piene di significato e che ti comunicano qualcosa su cui tutti sono d’accordo e sulle quali sono belle e proprio non si discute. 
Per quello che mi riguarda, la foto ideale è quella che non deve essere spiegata e che riesce a suscitare qualcosa in chi guarda. Prendiamo per esempio la foto di un viso: sicuramente per me ci deve essere un sorriso, magari anche accennato, gli occhi devono essere aperti e magari in una posa con le mani davanti al viso. Se invece penso alla foto ideale di un panorama la prima cosa che mi viene in mente è il tramonto con i suoi colori forti, magari sul mare - un mare anche leggermente mosso, ma dall'acqua chiara.

Qualche rivista o sito web hai mai utilizzato o citato qualcuna delle tue foto in un articolo? 


Per il momento no, tuttavia sono sempre alla ricerca di forum su internet che parlano di fotografia, gruppi di discussione e spazi in cui gli utenti possano pubblicare e commentare le loro foto e quelle di altri perché serve anche osservare il lavoro degli altri. Sicuramente al giorno d’oggi anche Facebook fornisce una risorsa più che valida che adempie a questi obiettivi, esistono infatti tanti gruppi che parlano di fotografia i cui utenti sono molto attivi e ti permettono di crescere nella tua passione. Essendo un “Nikonista” la rivista alla quale sono legato è Nikon-Photography, un inserto mensile all'interno del quale si possono trovare anche degli interessanti tutorial che prendono ogni volta un argomento a scelta e spiegano come potersi approcciare. 



Con che tipo di macchina fotografica ti trovi più a tuo agio quando lavori? 

Per come ho iniziato, ho avuto la fortuna di avere già a disposizione un buon corredo di macchine e obiettivi. Questo mi ha permesso di partire da una base più avvantaggiata rispetto ad altri, che magari le macchine se le sono dovute sudare e che prima di arrivare ad uno strumento top hanno dovuto passare del tempo con strumenti che magari non li soddisfacevano al massimo. Detto questo, il corredo di mio padre è tutto Nikon, per questo io mi sono sempre trovato bene a scattare con macchine Reflex di questa famiglia. Gli obiettivi sono la parte importante del corredo e considerando quello che sono stato abituato a fare sicuramente le ottiche fisse sono quelle che permettono di regalare più emozioni ma che costringono l’utilizzatore ad un occhio di riguardo in quanto, essendo appunto fissi, è necessario che sia il fotografo a muoversi per ottenere il soggetto desiderato. 



In questo momento stai lavorando a qualche progetto o stai pianificando qualcosa per il futuro?  

Sto cercando di tenermi attivo con i social nel senso che ho iniziato a pubblicare alcuni miei scatti in pagine pubbliche, ricevendo anche dei discreti ritorni di immagine. Sicuramente occorre molto tempo per gestire al meglio le potenzialità dei social e piano piano vorrei continuare a tenere aperto anche questo canale per vedere se potesse arrivare qualche lavoro su commissione e - perché no - anche delle richieste di servizi su misura. Ho inoltre in mente alcune cose che vorrei fotografare: tra i due scatti che vorrei tentare di realizzare ci sono quelli alle stelle in alta montagna dove l’inquinamento luminoso è ridotto al minimo. Oltre a questo vorrei poter fotografare una aurora boreale visitando uno dei paesi nordici in cui si verifica, ad esempio la Norvegia o l’Irlanda... chissà che prima o poi un viaggio non me lo conceda!


Hai qualche consiglio da dare agli aspiranti fotografi alle prese con i loro primi scatti? 
Anche per questa risposta bisognerebbe chiedere a chi è un fotografo "vero" ! Alcune cose ve le posso dire però: bisogna scattare scattare tanto e a situazioni diverse, provare magari nuove impostazioni dello strumento o cambiare la propria prospettiva di vista della cosa che si è già fotografata e cercare di guardarla da un punto di vista diverso. La cosa più importante in questo campo (ma anche in generale!) è ricordarsi di essere umili, ovvero riuscire ad ammettere che anche una persona che si approccia per la prima volta alla fotografia ti può stupire con una inquadratura alla quale tu non avevi pensato e ti sconvolge in meglio rispetto ad una foto vista e rivista.
Oltre a questo, consiglio tanto confronto: guardare le immagini fatte da altri fotografi (anche non famosi), cercare di capire quali possono essere gli errori e magari leggere i commenti di altri identificando i punti in cui si è a favore e quelli in cui non lo si è. Occorre essere umili e se si vede che una cosa non viene come si vorrebbe o come la si è immaginata cercare di capire il perché.


Ringraziamo Lorenzo per essere stato in nostra compagnia oggi. Per chi fosse interessato ecco qui tutti i suoi contatti:

Instagram: lorenzopontellini 

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