INTERVISTA ALL'AUTORE ANDREA BERNESCHI

INTERVISTA ALL'AUTORE ANDREA BERNESCHI

Bentornati al puntualissimo appuntamento del giovedì interviste de Il Salotto Letterario e de Il Salotto Creativo del gruppo Facebook MyMee-Express Yourself. Oggi ho il piacere di presentarvi Andrea Berneschi, autore della saga di Tenoch l'Azteco per Delos Digital Heroic Fantasy Italia (di cui potete trovare la recensione del primo volume qui), di Necroniricon e di Levitazione. Una guida pratica. Iscritto alla Horror Writers Association, collabora inoltre con il portale Filmhorror.com e con Heroic Fantasy Italia, che in questi giorni sta sviluppando la sua idea riguardante un'antologia di racconti fantasy psichedelici e surreali, di cui parleremo in maniera più dettagliata in fondo alla sua intervista.  
Ma ora accomodiamoci e lasciamo a lui la parola...



Ciao Andrea, benvenuto nel mio salotto. Raccontaci qualcosa di te. 
Grazie dell'invito! Queste sono le informazioni essenziali: ho quarantadue anni, ho la fortuna di lavorare nel settore che mi piace di più, leggo molto e ogni tanto scrivo. 

Come ti sei avvicinato alla scrittura? 
Alla lettura mi sono avvicinato in modo precoce. Se quello che dicono i miei genitori è vero, a quattro anni sapevo già leggere abbastanza bene. Poi lo sanno tutti, i bambini prodigio finiscono sempre peggio di come ci si aspettava. 
Ho cominciato a scrivere racconti in modo continuativo nel 2005 per un blog che gestivo, ma adesso l'ho oscurato. Sono arrivato per gradi alle antologie, alle riviste, alla prima pubblicazione con una casa editrice. Si chiamava “I Sognatori” ed era una factory editoriale sul modello di quella cinematografica di Roger Corman. Eravamo quasi un centinaio di scrittori; tra tutti voglio ricordare Andrea Viscusi, Lidia Del Gaudio, Verdiana Maggiorelli, Mariachiara Moscoloni, Claudio Selva, Ilaria Tuti. Peccato che non sia più in attività. 

Qual è il tuo genere preferito? 
Horror, fantascienza, sword and sorcery. Se però dovessi citare molti dei libri che ho letto nell'ultimo anno e che mi sono piaciuti avrei difficoltà a inquadrarli in un genere. Ci sono “Terminus radioso” di Antoine Volodine, “I detective selvaggi” di Roberto Bolano, “Microfictions” di Régis Jauffret. Ho molto apprezzato anche la biografia di William Burroughs scritta da Barry Miles; un'opera stratosferica. 

Parliamo un po’ del tuo libro. Di cosa parla? Quali sono i temi principali?

La saga di Tenoch, le cui due prime puntate sono già state pubblicate da Delos Digital, è ambientata ai tempi dell'impero azteco, durante il regno di Moctezuma Ilhuicamina. Non compaiono i conquistadores spagnoli; gli abitanti di Tenochtitlan hanno invece a che fare con esseri provenienti da altre dimensioni che si fanno adorare come divinità e tramano per conquistare del tutto il nostro mondo. 
Il protagonista è un giovane che non sopporta la retorica guerriera e preferisce invece dedicarsi ai commerci e ai viaggi. Dopo Conan il Barbaro molti autori di Sword and Sorcery hanno descritto personaggi forti, spregiudicati e amanti della violenza fine a se stessa, ma è stato chi ha sfidato questo stereotipo, come Michael Moorcock, a produrre i risultati migliori. Io mi sono impegnato a creare un personaggio che preferisce usare l'intelligenza, più che la forza bruta. Ai lettori è piaciuto; c'è chi ha parlato di Tenoch addirittura come di un “Ulisse azteco”. 

C’è un titolo di una delle tue opere che è particolarmente significativo per te? 
La mia prima opera pubblicata è stata un'antologia di diciassette racconti horror, alcuni dei quali anche molto estremi, che si chiamava “Necroniricon”. Il calco sul più celebre degli pseudobiblia serve a sottolineare il carattere “di sogno” che per me ha la scrittura; non so se ad altri succede, ma io a volte incontro alcune scene dei miei racconti durante la fase REM, poi ovviamente le modifico per renderle godibili e comprensibili dal pubblico. 

Ogni scrittore inserisce inevitabilmente una parte di se stesso nelle sue opere. C’è un personaggio in particolare che senti più vicino di altri? 
Non è che lo sento vicino: Tenoch sono io. 

Hai partecipato a qualche evento per promuovere il tuo romanzo? 
L'evento più bello a cui ho partecipato quest'anno è stata la scorsa edizione dell'Arezzo Crowd Festival. Oltre a interviste e presentazioni era prevista una lettura di alcuni capitoli del mio romanzo “Levitazione. Una guida pratica”. È stata tenuta da bravissime attrici professioniste accompagnate da un gruppo musicale che ha composto brani per l'occasione. Nemmeno nei miei sogni più arditi avevo immaginato qualcosa di simile. C'erano tantissimi spettatori. Ringrazio ancora Michele Borgogni, l'Ulcera del Signor Wilson e tutto lo staff del Crowd.


Hai qualche consiglio da dare ad un aspirante scrittore alle prese con la sua prima opera? 
A volte, leggendo le produzioni degli emergenti (specie quelli che operano nell'ambito del fantasy) trovo frasi scritte svogliatamente, senza energia, giusto per riempire di parole la pagina. È un grave errore. Che un autore si cimenti in un racconto ambientato nell'antica Cartagine o nel vecchio West o su un pianeta lontano, dovrebbe partire sempre da un proprio vissuto emotivo reale. Cos'è che lo fa davvero arrabbiare? Come si chiama quell'ombra oscura che a volte gli toglie la tranquillità? Cosa lo emoziona? Cosa lo faceva impazzire quando aveva sedici anni? Se parte da questo e cerca di trasmetterlo ai lettori, magari trasfigurandolo, come fa un attore sul palco, è difficile che manchi del tutto il bersaglio. 




Colgo l'occasione per parlare di un progetto che è nato da una mia idea ed è stato approvato da Heroic Fantasy Italia: a breve la casa editrice Letterelettriche, legata all'ottima rivista Lost Tales, pubblicherà un'antologia di racconti fantasy psichedelici e surreali. Cerchiamo storie ambientate in mondi fantastici originali i cui protagonisti abbiano un fine preciso da raggiungere e siano descritti con realismo psicologico. Chi volesse candidarsi a partecipare può ancora inviare (fino al 29 febbraio 2020) un testo di massimo 40.000 battute all'indirizzo berneschiandrea@gmail.com


Ringrazio Andrea per essere stato in nostra compagnia oggi. Vi ricordo che sul suo blog, L'Officina di Andrea Berneschi, potrete trovare tutte le informazioni sulle sue opere e sui suoi progetti.

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